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Le evoluzioni dell'Hatha Yoga: stili e scuole contemporanee (2/3)



(Rituale di White Tantric Yoga della tradizione del Kundalini Yoga)

Continua la nostra esplorazione nel mondo dello Yoga! Dopo aver trattato AcroYoga, Ananda Yoga, Anusara, Ashtanga, Bikram, Integral e Iyengar in questo articolo, tocca adesso ai seguenti stili/scuole:

Jivamukti

Kundalini

Power

Restorative

Sivananda

Triyoga

Viniyoga

Jivamukti

Storia e origini: metodo creato da David Life e Sharon Gannon nel 1984. Jivamukti è una parola che deriva dalle parole sanscrite: jiva significa esistenza fisica e mukti salvezza, il che indica la possibilità di raggiungere la illuminazione anche abitando il nostro corpo fisico.

Filosofia e principi: il Jivamukti yoga è una pratica fisica, etica e spirituale, che unisce un hatha yoga vigoroso basato sul vinyasa all'adesione a cinque principi fondamentali: shastra (scrittura), bhakti (devozione), ahimsa (non violenza, non nuocere), nada (musica), e dhyana (meditazione). Vengono inoltre sottolineati l'importanza dei diritti degli animali, del veganesimo, dell'ambientalismo e dell'attivismo sociale.

Cosa aspettarsi da una lezione: Una pratica fisica vigorosa che può tendere a spingere oltre i limiti, intellettualmente stimolante con una particolare attenzione sullo sviluppo spirituale. Sequenze di posture con canti in sanscrito, riferimenti ai testi sacri, musica eclettica (dai Beatles a Moby), pratiche di respirazione e meditazione.

Ulteriori info (in inglese): jivamuktiyoga.com

Kundalini

Storia e origini: fondata negli Stati Uniti nel 1969 da Yogi Bhajan, è chiamata anche Yoga della consapevolezza. Yogi Bhajan, un maestro spirituale indiano originario dal Punjab e con discendenze Sikh, fondò nel 1969 il 3HO (Healthy, Happy, Holy Organization). La missione dichiarata di 3HO è quello di "condividere lo stile di vita, lo yoga e pratiche di meditazione di Kundalini Yoga". La Fondazione 3HO funge da organizzazione centrale per una comunità globale di insegnanti di yoga, studenti e gente comune che praticano e condividono il Kundalini Yoga, lo stile di vita e gli insegnamenti di Yogi Bhajan.

Filosofia e principi: dire che il Kundalini yoga miri semplicemente al risveglio del Kundalini è una enorme semplificazione della pratica. Il Kundalini yoga abbraccia ogni aspetto della vita, è molto positivo (tutti hanno il diritto e la possibilità di essere felici e sani) e richiede una forte disciplina in quanto, quando si è pienamente interessati, si richiede di vivere la pratica in ogni aspetto della vita, dalla dieta ai rapporti familiari. Mi sento di dire che entrare nello spirito del Kundalini Yoga è l'entrare a far parte di una grande famiglia, accessibile ed aperta a tutti.

Cosa aspettarsi da una lezione: ripetizioni di mantra cantati, posture fisiche mantenute a lungo, bandha, drishti, pranayama, meditazioni e mudra (gesti) anche molto intensi ed impegnativi, spesso tenuti a lungo, che vi spingeranno al vostro limite e oltre. Le classi sono ben strutturate e seguono dei temi specifici. Si usa di vestirsi in bianco in quanto questo colore aumenta il campo elettromagnetico del nostro corpo, e di coprire il capo per facilitare la concentrazione. L'approccio è molto spirituale e si crea spesso uno spirito di gruppo molto forte.

Ulteriori info (in inglese): www.3ho.org

Power Yoga

Storia e origini: Beryl Bender Birch e Bryan Kest, dopo aver studiato con Pattabhi Jois (il fondatore dell'Ashtanga Yoga) hanno creato questo stile di Yoga negli stati Uniti negli anni '80 per le persone che volevano una pratica fisicamente impegnativa come l'Ashtanga, ma più accessibile. E' da menzionare anche Baron Baptiste tra i promotori del Power Yoga.

Filosofia e principi: Lo scopo del Power Yoga è quello di creare la libertà, la pace della mente, e la capacità di vivere con più forza e più autenticamente in questo momento. La pratica fisicamente impegnativo è un campo di addestramento per affrontare le sfide emotive e filosofiche che si presentano nella vostra vita.

Cosa aspettarsi da una lezione: Le classi di Power Yoga possono variare ampiamente da insegnante a insegnante, ma generalmente sono lezioni fisicamente molto intense, con poche o nessuna menzione di pratiche o canti spirituali.

Restorative

Storia e origini: deriva dagli insegnamenti di BKS Iyengar (vedi Iyengar yoga). Una delle innovazioni che Iyengar portò nella pratica dello yoga fu l'introduzione di supporti e oggetti per facilitare la pratica delle asana. Judith Lasater, una studentessa di Iyengar, ha popolarizzato il restorative yoga negli Stati Uniti negli anni '70.

Filosofia e principi: La filosofia principale dello Yoga Restorative è che rilassandosi nelle posture, con l'aiuto di supporti, senza fare alcuno sforzo, siamo in grado di raggiungere il massimo rilassamento fisico, mentale ed emozionale. Il nostro sistema nervoso parasimpatico viene stimolato quando ci rilassiamo in queste, il che promuove riduce lo stress nel nostro corpo. L'obiettivo è quello di combattere gli effetti fisici e mentali dello stress quotidiano e la alleviare disturbi comuni come mal di testa, mal di schiena, ansia e insonnia con l'uso di pose riposanti e tecniche di respirazione profonda.

Cosa aspettarsi da una lezione: le lezioni di restorative yoga sono di solito molto rilassanti e a ritmo lento. Non venite preparati per un allenamento. Una classe di restorative promuove il ringiovanimento e il rinnovamento. Vari supporti come cinture, blocchi, bolsters, coperte e cinghie vengono utilizzati per poter entrare e rimanere nelle pose in maniera prolungata ma comoda.

Ulteriori info (in inglese): www.restorativeyogateachers.com

Sivananda

Storia e origini: fondato nel 1957 da Swami Vishnu-devananda (1927-1993), allievo di Swami Sivananda (1887-1963).

Filosofia e principi: Progettato per trasformare ed elevare la coscienza umana, il Sivananda Yoga si concentra su cinque punti fondamentali dello yoga: il corretto esercizio (asana), la corretta respirazione (pranayama), l'adeguato rilassamento (postura del cadavere, savasana), una dieta yogica (con alimenti prevalentemente sattvici), il pensiero positivo e la meditazione (Vedanta e Dhyana).

Cosa aspettarsi da una lezione: le lezioni hanno una forte componente spirituale. La classe inizia in genere con la postura di Savasana (rilassamento totale), per procedere con gli esercizi di respirazione (come il Kapalabhati e l'Anuloma Viloma), continuare con una serie di saluti al sole (Surya Namaskara) e il programma standard delle 12 posture fondamentali. Il programma tradizionale può essere adattato in modo flessibile dall'insegnante, che può apportare delle variazioni alle sequenze.

Triyoga

Storia e origini: Triyoga è stato creato dalla yogini Kali Ray, nel 1980. Ray, avendo vissuto un risveglio del kundalini, decide di creare il TriYoga ispirandosi all'hatha yoga. Il principale Centro Triyoga si trova a Los Angeles ma esistono circa 1350 insegnanti certificati Triyoga e 51 centri in tutto il mondo.

Filosofia e principi: il TriYoga prende il nome dalla dinamica e meditativa trinità di asana, pranayama e mudra. Il Triyoga unisce respiro e mudra con posture fluenti e durature. I movimenti spinali ondulatori e la respirazione sincronizzata sono progettati per risvegliare il prana. La continuità della pratica rende il corpo-mente uno strumento adatto per la meditazione e per la vita.

Cosa aspettarsi da una lezione: Una pratica fluida di asana, pranayama, mudra, dharana (concentrazione) e meditazione. Triyoga è composto da 7 livelli di asana, iniziando dai Basics in poi. Ogni livello è composto da 5 serie, corrispondenti ai cinque elementi (terra, acqua, fuoco, aria e spazio) e ai chakra. Il Basics è composto da 108 posture, Livello 1 da oltre 200, Livello 2 da oltre 350 e via dicendo.

Ulteriori info (in inglese): www.triyoga.com

Viniyoga

Storia e origini: Viniyoga non è un'organizzazione o una scuola o uno stile di Yoga. Viniyoga è un antico termine sanscrito che implica la differenziazione, l'adattamento e un'appropriata e graduale applicazione. Il termine Viniyoga si riferisce ad un approccio allo Yoga con l'adattamento dei vari mezzi e metodi di pratica alle condizioni e alle esigenze della persona praticante. Questo approccio è l'evoluzione degli insegnamenti trasmessi da Shri T. Krishnamacharya e TKV Desikachar, figlio e discepolo di Shri T. Krishnamacharya, di Chennay (Madras) in India. E' di Shri T. Krishnamacharya la famosa frase: "Non è la persona che deve adattarsi allo Yoga, è lo Yoga che deve adattarsi alla persona". La parola Viniyoga è stato registrato come marchio negli Stati Uniti da Gary Kraftsow, il quale è stato allievo di Desichakar. Il viniyoga che insegna Kraftsow è anch'esso basato sull'importanza di adattare la pratica all'individuo.

Filosofia e principi: Lo Yoga fornisce i mezzi per ottenere il meglio in ogni individuo. Ciò richiede una comprensione della condizione del momento della persona, delle sue esigenze, delle sue possibilità e mezzi a disposizione. Poiché ogni persona è diversa, queste condizioni sono diverse da individuo a individuo e cambiano nel tempo per lo stesso individuo.

Le principali differenze tra il Viniyoga e le altre diverse forme di pratica delle āsana riguardano:

1. L'enfasi sulla funzione piuttosto che sulla forma delle āsana e l'adeguamento della forma delle posizioni per ottenere risultati diversi; 2. L'accento posto sul respiro come mezzo per il movimento nelle āsana e l'adeguamento del modello di respirazione nelle asana per produrre effetti diversi; 3. La personalizzazione della pratica con la creazione di apposite sequenze di diverse posizioni, variabili anche per intensità e durata, in funzione delle esigenze e del contesto di ciascun singolo allievo. Si lavora, pertanto, congiuntamente sul corpo, sul respiro e sulla mente.

Cosa aspettarsi da una lezione: le lezioni sono spesso individuali o in piccoli gruppi per meglio seguire le esigenze individuali. Le classi variano notevolmente e possono includere asana, pranayama, canti, meditazione e rituali, oltre che lo studio di testi antichi. Tutte le classi enfatizzano mobilizzazione della colonna vertebrale e di coordinamento del movimento con il respiro.

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