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Sul viaggiare: la ricerca, la fuga, l’emozione, e lo Yoga



Il mondo è un libro, e chi non viaggia legge solo una pagina" - Sant’Agostino

Ognuno di noi ha dei concetti diversi su cosa significa viaggiare, ed è indubbio che ognuno di noi viaggia in maniera diversa (c’è chi va in vacanza con pacchetti tutto incluso e c’è chi ama perdersi nel mondo con uno zaino in spalla) ma generalmente molti di noi sognano, desiderano e anelano “un viaggio”, e per viaggio si intende comunemente una situazione per cui ci si stacca, fisicamente, dalla routine quotidiana spostandosi geograficamente “da un luogo ad un altro luogo”.

Le persone viaggiano verso posti lontani per osservare, affascinati, persone che normalmente ignorano a casa” - Dagobert D. Runes

Nella società contemporanea si lavora assiduamente la maggior parte dell’anno (della vita?) solo per poter prendere quella bramata vacanza di qualche settimana per potersi divertire, rilassare, ed essere finalmente in armonia con se stessi e con chi ci sta vicino. Poi, irrimediabilmente, si ritorna alla routine, al lavoro, allo stress degli impegni quotidiani, si torna a casa mostrando agli amici le foto e ripensando con malinconia a quanto si stava bene “altrove”. Il rientro è spesso difficile, e si sogna di essere ancora in vacanza/viaggio…

Ma perché questa necessità di fuggire dal quotidiano? Quando il viaggio/vacanza diventa l’unico modo per rilassarsi, quando si arriva a sopportare a malapena la propria routine ed il proprio lavoro solo per potersi poi godere quelle 2 settimane di svago, quando il rientro si paragona al ritorno in prigione...cosa cerchiamo, veramente?

L’essere umano viaggia da tempi immemori, per necessità o per svago ma con una costante: alla ricerca di qualcosa. Alla ricerca di se stessi, di felicità, di diversione, di cambiamento.

Spesso però quello che cerchiamo non si trova in spiagge deserte, su montagne innevate o in musei sovraffollati. Non si trova neanche in viaggi mentali causati da alcool o droghe psichedeliche. Spesso quello che cerchiamo non si trova "fuori", non può essere soddisfatto da esperienze esterne e da nuovi stimoli sensoriali: spesso quello che cerchiamo è esattamente lì dove non vogliamo guardare.

Non andare fuori, rientra in te stesso: è nel profondo dell'uomo che risiede la verità” – Sant’Agostino

Il viaggio più arduo, più lungo e più impervio è quello alla scoperta di noi stessi, delle nostre emozioni, delle nostre paure. Abbiamo un universo dentro che non conosciamo.

Conosci te stesso” – Socrate

Il viaggio più intenso, più rivelatore, più profondo è il viaggio all’interno di quell’universo che siamo noi stessi. Spesso non è un viaggio piacevole, spesso ci si ritrova a combattere e spesso si perde. Ci sono di mezzo mille ostacoli che le carte di credito non possono superare, mille difficoltà che sarebbe più facile sopprimere e dimenticare. Perché, dunque, dovremmo intraprendere un viaggio per conoscere noi stessi?

"Devi lasciare la città del tuo comfort e andare nella regione selvaggia del tuo intuito. Quello che scoprirai sarà meraviglioso. Quello che scoprirai è te stesso" – Alan Alda

Perché è solo quando abbandoniamo la ricerca della felicità fuori da noi stessi, quando smettiamo di rincorrere quell'idea di felicità basata sull'apparenza, sul consumismo, sullo spreco e sull'eccesso che la nostra società ci propina, è solo allora che scopriamo come tutto quello che cerchiamo, in realtà, è già dentro di noi. E quando questo accade, è stupendo: liberando la mente da pregiudizi e preconcetti, possiamo smettere di combattere, possiamo smettere di dover dimostrare qualcosa a qualcuno: finalmente torniamo all'essenza del nostro essere, finalmente torniamo a casa.

Tutto quello che cerchiamo è già dentro di noi” – Rumi

Lo yoga ci da gli strumenti per realizzare questo viaggio, ci indica la strada e ci consiglia su come percorrerla. Attenzione: lo yoga non è di certo l'unica via! ma così come non possiamo conoscere il gusto delle ciliegie se prima non le mangiamo, così non possiamo sapere se lo yoga è il cammino che fa per noi se prima non lo proviamo.

"Lo yoga è un viaggio del sé, attraverso il sé per scoprire il sé" - Bhagavad Gita

Lo yoga è un viaggio individuale, che ognuno di noi vive su piani diversi dipendendo da che punto siamo nella nostra vita. Nello yoga l'importante non è arrivare: "è più come un’esplorazione di un territorio sconosciuto dove in ogni luogo/momento manteniamo una capacità di apertura al nuovo, insieme ad un senso di stupore; è come un pellegrinaggio dove ciò che conta è il viaggiare stesso e non la meta, dove ciò che conta è la capacità di meravigliarsi di nuovo e ancora di nuovo" (Pietro Thea).

Lo yoga ci permette di uscire dalla zona protetta e scoprire la magia della vita, lo yoga ci permette di aprire le nostre menti a nuove possibilità, aprire il nostro cuore a nuove emozioni vivendo con quel senso di meraviglia che equivale alla gioia, che scolpisce nuovi canali nella nostra mente e ci fa sentire vivi. Tramite lo yoga non avremo più bisogno di cercare la felicità su spiagge lontane, in paesi esotici, in giro per il mondo: finalmente staremo bene con noi stessi, godendo pienamente del meraviglioso ed imprevedibile viaggio che è la vita.

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