
Lo Yoni Steaming viene tradotto in italiano come vapori (o vaporizzazioni, o fumenti) vaginali (Yoni = sanscrito per vulva, vagina, e steaming = inglese dal verbo to steam: vaporizzare). Altri nomi usati sono V-Steam nel mondo anglosassone, Bajos in Sud America, Chai-Yok in Corea, Vaporizzazioni del Grembo in Marocco, Bakera in Indonesia
E' una pratica semplice, antica e trasformativa, presente in varie comunità indigene nel mondo, e che si sta diffondendo nuovamente anche nel mondo occidentale.
Storia nelle varie culture
Il lavoro di Rosita Arvigo (www.arvigotherapy.com), è stato fondamentale per diffondere questa pratica in maniera informata e chiara in Occidente. Originaria del Belize, Rosita è un'etnobotanica statunitense che da oltre vent'anni conduce le proprie ricerche nella foresta del Cayo District, in Belize, dove dirige l'Ix Chel Tropical Research Center, dedicato allo studio e allo sfruttamento sostenibile delle risorse della natura tropicale. Deve la sua conoscenza delle piante medicinali della foresta pluviale agli insegnamenti di don Elijo, uno sciamano Maya, morto nel 1996 all'età di 103 anni. Rosita ne parla, ad esempio, in questo blog: http://fertilityfriday.com/rositaarvigo/
Ottime informazioni sull'uso e la cultura dei vapori vaginali in Marocco sono presenti anche sul sito di Layla B., "imprenditrice, madre, changemaker e business mentor, formatrice tradizionale marocchina per il post-parto, scrittrice e filantropa": www.laylab.co.uk
La pratica è attestata anche in Giappone, Corea, Indonesia, Thailandia, Mozambico, Africa del Sud, Laos e Suriname.
Cosa sono i Vapori Vaginali?
I vapori vaginali sono dei fumenti per la vagina e l'utero. Si possono fare a casa, con frequenza che dipende dalle necessità e dallo stadio della vita di una donna.
A cosa servono?
Tradizionalmente vengono consigliati per le seguenti situazioni:
- mestruazioni dolorose, irregolari o assenti
- infertilità
- per il post-parto
- per la menopausa
- dopo traumi emotivi legati alla sfera sessuale
- per i dolori causati da fibromi ed endometriosi
- per risolvere vaginiti o cistiti apparentemente incurabili
- secchezza vaginale
Da non effettuare:
- durante la gravidanza
- durante le mestruazioni (anche se in Marocco questa non è una controindicazione)
- se si ha la spirale (IUD) (ma anche qui c'è un dibattito aperto)
- se si ha già un flusso estremamente abbondante
Come funzionano?
Molti problemi connessi all'utero, come crampi mestruali e infertilità, sono causati da un accumulo eccessivo di rivestimento uterino che non è stato rilasciato in cicli precedenti e che rimane quindi "incrostato" all'interno dell'utero. Poiché questo materiale si accumula nel tempo, l'utero e i muscoli intorno a esso lavorano intensamente e spesso con difficoltà per eliminarlo, causando dolore e affaticamento. I vapori vaginali agiscono in maniera delicata, trasferendo nei tessuti esterni della vagina (la vulva) calore, vapore e gli oli essenziali presenti nelle piante usate. Il calore e l'umidità creata stimolano la circolazione sanguigna della vulva, causando il rigonfiamento e l'esposizione delle mucose labiali interne. Questi tessuti sono molto porosi e assorbenti, il che consente al flusso sanguigno di raccogliere gli oli medicinali e portarli nel sistema riproduttivo interno, incluso l'utero. Lì lavorano per aiutare l'utero a pulire e rilasciare ciò che si accumula del suo rivestimento, facendo in modo che le successive mestruazioni sia indolore e fluide, aiutando un ovulo a impiantarsi e riducendo altre anomalie uterine. Rosita Arvigo ricorda che le prime mestruazioni dopo aver usato i vapori vaginali potrebbero presentare dei coaguli e grumi di colore molto scuro, e ci potrebbe essere un flusso più abbondante del solito. Eventualmente, quando tutti i rimasugli vengono ripuliti, si noterà un sangue di colore chiaro o rosso vivo. Il risultato è un ciclo più sano, più piacevole e una donna più connessa.
Molti siti ed articoli riportano che sull'efficacia di questa pratica non ci sono studi scientifici, ed etichettano frettolosamente questa pratica come pseudo-scienza, inutile e perfino dannosa (vedi ad esempio qui o qui). Basterebbe invece cercare su internet per trovare tutta una serie di studi (anche non recenti) che evidenziano come i vapori vaginali sono importanti ed efficaci per la salute della donna. Questo studio del 2007, ad esempio, spiega: "Bakera, un bagno di vapore preparato con varie piante, è un metodo tradizionale utilizzato a Minahasa (Sulawesi del nord, Indonesia) per il recupero dopo il parto. Interviste semi-strutturate sono state condotte con 14 ostetriche e 166 madri in diversi villaggi di Minahasa, al fine di documentare la preparazione e le piante utilizzate per la bakera. Nel complesso, è stato registrato l'uso di 60 diverse specie di piante per la bakera. Tra le 10 piante di bakera più frequentemente citate, otto sono piante con olio essenziale, che di solito vengono coltivate negli orti e spesso usate come spezie. Gli effetti terapeutici della termoterapia e dell'aromaterapia contribuiscono all'efficacia della bakera. La termoterapia calma i sintomi come affaticamento muscolare, pesantezza agli arti, edema, perdita di appetito e stitichezza, mentre gli oli essenziali delle piante utilizzate hanno un effetto immunostimolante, antisettico e antiflogistico. Se applicato sotto la guida di una persona esperta, nel post-parto, la bakera può essere considerata un metodo efficace e sicuro per il recupero dopo il parto".
In questo studio, si afferma l'effetto dei terpeni, uno dei componenti degli oli essenziali: "L'uso di piante medicinali per la sauna a vapore, attraverso la condensazione dermica di oli essenziali e la pulizia del bagno di vapore dell'area perineale, è probabilmente un uso pragmatico delle piante medicinali riportate, poiché i costituenti del terpene hanno proprietà antimicrobiche, analgesiche e antinfiammatorie documentate".
Mentre questo studio riporta la tecnica: "Sollevando il coperchio della pentola si lascia uscire il vapore, contenente oli essenziali e altre sostanze volatili, per l'inalazione e l'assorbimento attraverso la pelle, e quando l'acqua si raffredda, si usa il decotto per lavare tutto il corpo. La frequenza e la durata del bagno turco variano tra gruppi etnici, villaggi e per le primipare o per chi ha avuto già altri figli (...) L'uso di piante medicinali [come bagno di vapore vaginale] è comune tra Brou, Saek e Kry per facilitare il parto, alleviare i problemi di mestruazione, favorire il recupero dopo l'aborto, attenuare l'emorragia postpartum, favorire il recupero dopo il parto e per l'uso nella cura del bambino".
Al momento, purtroppo, non esistono studi relativi all'uso dei vapori vaginali nel mondo occidentale. Ma bisogna ricordare agli scienziati e ai medici così accaniti contro qualsiasi cosa che porti piacere e sollievo alla donna, che finché non esistono prove contrarie, non è esatto tacciare una pratica come inutile o dannosa. Al momento, oltre gli studi sopracitati, abbiamo "solo" tradizioni centenarie a supporto, e l'uso regolare di migliaia di donne nel mondo moderno che trovano la pratica dello yoni steaming benefica, per il corpo e per lo spirito.
Effetti fisici, energetici e spirituali
Diminuzione o addirittura scomparsa di crampi mestruali e di sintomi pre-mestruali (da mal di testa a sbalzi di umore), aumento di vitalità, riduzione di casi di vaginiti, aumento della fertilità, rilassamento di pavimenti pelvici ipertonici (troppo contratti), risoluzione di emorroidi: sono solo alcuni degli effetti che ho personalmente sentito da donne che usano regolarmente i vapori vaginali.
E anche se la nostra vagina e il nostro utero stanno benissimo, è una pratica piacevole e rilassante.
E qui vorrei aprire un altro capitolo. Perché, a mio parere, uno dei benefici principali dei vapori vaginali è l'effetto spirituale associato a questa pratica. Noi donne, chi più chi meno, ci preoccupiamo dell'aspetto fisico "apparente" (capelli, pelle del viso ecc), ma passiamo veramente troppo poco tempo a curare la nostra vagina, il nostro utero: il nostro centro vitale, la nostra radice. Questa disconnessione intima ci porta ad avere vari problemi della zona del pavimento pelvico e vaginali che spesso "sopportiamo" o ignoriamo per anni, portandoci ad un aumentato senso di distacco con la parte del corpo che più ci rappresenta come donna, con conseguenze emotive spesso disastrose.
Ci ricordiamo di avere una vagina solo durante le mestruazioni, durante i rapporti sessuali, durante la gravidanza, il parto e il post-parto (se si vive questa esperienza) e quando abbiamo dei problemi "lì sotto". Invece di sentirci centrati lì, preferiremmo addirittura non avere mestruazioni a volte, perché sono fastidiose ed interrompono la nostra "produttività" in questo mondo dedicato al lavoro e alla razionalità (maschile).
I vapori vaginali ci riportano con l'attenzione "lì sotto", e per una volta non è con un senso di dolore. Molte donne fingono di provare piacere durante un rapporto sessuale solo per fare contento il partner, mentre molte altre vivono con dolore e sofferenza silenziosa i rapporti con il proprio partner. Molte donne non usano la masturbazione per gratificazione personale, e molte altre hanno semplicemente messo da parte la soddisfazione sessuale. I vapori vaginali, invece, sono piacevoli! Rendono la vulva più morbida, più vitale, più vascolarizzata, e questo è un godimento per tutto il corpo/mente/spirito. Se aggiungiamo il profumo delizioso delle erbe che si diffonde nell'aria e il momento di relax tutto per noi, forse si inizia a capire perché i vapori vaginali sono così diffusi, e perché tutte le donne dovrebbero poterne godere.
Come si fanno?
Per i vapori vaginali è necessario:
- un pentolino dove bollire dell'acqua
- un bidet, wc o una sedia con buco
- un mix di erbe
- 15-30 minuti di tempo
Quali erbe? Varie parti del mondo usano erbe diverse: calendula, lavanda, origano e rosmarino sono tra le più usate. Essendo una pratica adatta a tutte le donne, ogni cultura ha sempre usato quello che cresce in loco. Si possono usare erbe fresche o essiccate. NON USARE oli essenziali, troppo potenti.
Si mette a bollire dell'acqua nel pentolino (1-2 bicchieri) e si aggiunge il mix di erbe. Fare bollire gentilmente per qualche minuto (la casa si riempirà di un profumo divino!) con il coperchio. Poi trasportare il tutto in bagno (se si fa nel water o nel bidet). Poggiare il pentolino dentro i water o il bidet. Spogliarsi dalla vita in giù (ma tenendo le calze, è importante tenere i piedi ben caldi!), togliere il coperchio dal pentolino e sedersi sul bidet o water. Attenzione a non scottarsi! Se troppo caldo, aspettate un po' prima di sedercisi sopra. Coprire l'addome, i glutei e le gambe dalla vita in giù con una coperta o un asciugamano (a mo' di gonna) per far sì che i vapori non si disperdano immediatamente nell'ambiente. Aspettare 15-30 minuti, o finché si vuole/si raffredda. Quando sentite che l'acqua si è raffreddata, tamponate delicatamente la vulva e rimanere senza mutande per un po' o rivestitevi, preferibilmente indossando della biancheria intima di cotone naturale.
Rosita Arvigo consiglia di fare i vapori 1 volta al mese o 3 giorni prima delle mestruazioni, oppure 3 volte durante la settimana prima delle mestruazioni, mentre per il post-parto, si possono fare da 1 a 9 giorni dopo il parto, dipendendo dalla donna. Ma molte donne fanno i vapori una o due volte al mese, oppure ogni qualvolta ne sentono il bisogno.
Dove comprare le erbe?
Si possono usare delle erbe fresche del giardino (rosmarino ad esempio) oppure comprare le piante essiccate in erboristeria, ad esempio calendula, lavanda, petali di rosa. Si consiglia di variare il tipo di erbe ogni 3 mesi per capire quali sono le più efficaci/piacevoli.
I vapori vaginali sono una maniera per prenderci cura di noi stesse, per riconnetterci alla nostra femminilità attraverso un rituale antico e piacevole, per poter vivere il ciclo mestruale senza dolore, per risolvere problemi di secchezza vaginale, cistiti, vaginiti e candide che non trovano altre soluzioni, per aumentare la consapevolezza del nostro corpo e per stare bene. Non esitare a provarli.
References:
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