Lo Yoga ci insegna ad ascoltare il nostro corpo, a capire la nostra mente, a vivere in armonia con noi stessi e con chi ci circonda, ad affrontare la vita con forza e flessibilità, non solo fisica ma soprattutto mentale. Lo Yoga ci aiuta a combattere lo stress della vita quotidiana, e i primi mesi dopo la nascita di un bambino sono certo tra i più difficili da gestire per i neo-genitori.
Questo articolo è frutto della mia esperienza personale. Ci saranno già mille persone pronte a consigliarvi cosa fare come e perché, in questo periodo così delicato, per questo non voglio dettarvi delle regole ma semplicemente suggerire delle idee per vivere la maternità e i primi mesi dopo la nascita del vostro bebè con un approccio yogico e consapevole.
Innanzitutto segnatevi bene questa frase: la mamma perfetta non esiste. Ovvero esiste, e siete voi. Lo Yoga insegna ad ascoltare se stessi, e mai come adesso dovete farlo. Ascoltate i vostri istinti, il vostro cuore, il vostro corpo. Fidatevi di voi stesse. Non siete delle cattive mamme, non potete esserlo! Vi capiterà di avere mille sensi di colpa (si è raffreddato, avrei dovuto coprirlo di più! ha il culetto arrossato, perché non l'ho cambiato prima! è caduto dal lettone (succede spesso!), che sbadata che sono! e via dicendo...): è normale, benvenute nel mondo delle mamme... ma non datevi delle colpe, tutto quello che fate va bene, va benissimo, nonostante tutto quello che gli altri possano dirvi! Qualsiasi critica vi faranno, rispondete con un sorriso. Alla fine si arrendono tutti ;)
Il primo concetto sul quale conviene soffermarsi è il concetto di tempo. I neonati non conoscono la differenza tra il giorno e la notte, e non sanno quando sono passate 2 ore. Lasciate da parte il concetto di tempo. Dormite quando il bebè dorme, allattate quando lo chiede. Il seno serve anche da calmante, non siate parchi nell'offrirlo per calmare un bebè agitato, anche se ha poppato da poco.
Ci sono neonati che dormono anche 4 ore di fila ogni notte, ci sono neonati che dormono solo di giorno. La mancanza di sonno vi distrugge? Cercate di riposare quando il bebè dorme: questo significa che non avrete tempo per pulire casa, cucinare, scrivere email. Accettate anche questo, e se qualche amico/a vi chiede di cosa avete bisogno, non esitate a chiedere un bel pranzetto, o un aiuto nel riordinare la casa! Per alcune persone è difficile abbandonare certe abitudini, ma credo che l'unica maniera di vivere una maternità consapevole e rilassata (ebbene sì, è possibile!) è di essere sempre a completa disposizione del neonato.
Non pianificate nulla senza essere altamente flessibili, altrimenti la vostra pazienza verrà testata in continuazione. Ridete piuttosto ogni qualvolta qualcosa sembra andare storto (esempio comune: avete appena cambiato il bebè, vi siete cambiate, prendete il nene in braccio, e costui vi vomita addosso tutta l'ultima poppata, costringendovi a ri-cambiarlo e ri-cambiarvi voi...), vi assicuro, è l'unica maniera per non impazzire.
Un altro concetto importante è quello consumistico/economico: siamo portati a pensare che avere un bambino significhi dover comprare una miriade di oggetti, dalla culla al passeggino, dal fasciatoio al tiralatte, che non si sa mai. Vogliamo anche ovviamente il meglio per il nostro bimbo, e visto che consideriamo spesso gli oggetti più cari come i migliori, ecco che finiamo per non averne di figli: “ e chi se lo può permettere?”. E se vi dicessi che si può vivere senza comprare la maggior parte di oggetti che sono considerati come essenziali per una casa con un neonato? Per il mio primo figlio ho investito solo in una fascia portabebè e un certo numero di pannolini lavabili. Un'amica mi ha regalato il seggiolino per l'auto e per il resto, non ho avuto bisogno di altro. Nulla contro il voler usare qualsiasi degli oggetti che possono in certi casi indubbiamente rendere la vita molto più facile, ma solo per dire che si può vivere bene anche senza comprare un milione di cose.
Fare dormire il neonato con voi è un'altra idea che potreste considerare... A parte che la maggior parte dei genitori lo ha fatto e continua a farlo ma non lo ammette (!), i benefici del co-sleeping (dormire assieme) sono innumerevoli! No, non c'è il rischio di rotolare sul bebè e ucciderlo. No, non inibisce i rapporti sessuali con il partner. No, non state viziando il bebè, prima dei 15 anni sicuramente vorrà dormire da solo. Scherzi a parte, non voglio dilungarmi su questo argomento, potete leggerne di più qui. Voglio solo dirvi che dormire assieme al proprio neonato è una cosa naturale, oltre che bellissima, e che vi farà dormire di più: vuoi mettere la facilità di poter allattare solo alzando la maglietta (ammesso che se ne usi una per dormire?).
Un punto a mio parere molto importante è la possibilità di usare i pannolini lavabili. Ancora una volta, si potrebbe scrivere un libro in riguardo, ma personalmente ho scelto di usare i pannolini lavabili per 3 motivi: per proteggere l'ambiente (punto ovvio, invece di gettare quintali di pannolini usa e getta preferisco lavare e rilavare) , per risparmiare (ovvio) e per la salute del bimbo (sapete cosa rende i pannolini usa e getta così super assorbenti? Tra le altre cose, un componente che è stato vietato nei tamponi interni anni fa, potete leggerne di più qui). Negli ultimi anni è diventato piuttosto comune usare i pannolini lavabili, e troverete mille siti e info sul web.
Ciuccio o pollice? Alcuni bimbi non vogliono nessuno dei due, alcuni scoprono il pollice che spesso viene sostituito dal ciuccio (sotto consiglio altrui spesso...). Molti bimbi smettono comunque dopo l'anno. Scelta personale, su internet si trovano tante info (e no, non modifica la forma del palato!).
Conoscete il concetto di esogestazione? Sono i 9 mesi dopo la nascita, nei quali è essenziale mantenere al massimo il contatto tra mamma e bebè. Spesso si pianifica di voler tornare a lavoro prima, ma se potete, datevi e date a vostro figlio/a questo tempo, 9 mesi appunto, prima di staccarvi un po' l'un l'altro. Anche perché questi mesi non torneranno mai più...!
E anche se non è ancora il momento, quando lo sarà (intorno ai 6 mesi) è da considerare l'autosvezzamento (vedi qui).
Riassumendo: vivere i primi mesi di maternità in maniera rilassata è possibile! Innanzitutto cambiando forma mentis: il neonato viene prima di tutto e tutti, anche e soprattutto prima di voi stessi. Il neonato non ha il concetto di tempo, quindi evitate di darvi orari (e regole) da seguire. Siate flessibili, e ridete degli “incidenti di percorso”. Non avete bisogno di comprare tante cose, alla fine il neonato ha solo bisogno di cibo, calore, contatto e tanto amore. Bella la culla, ma perché il bebè deve dormire da solo? Infine, i pannolini lavabili: non sono così complicati da usare, e usandoli fareste un favore all'ambiente, al vostro portafoglio e alla pelle del bebè!
...e lo Yoga?
Per le mamme: per quanto riguarda il riprendere la pratica fisica dello Yoga: i primi giorni dopo il parto sarete curiosissime di provare la posizione del cobra dopo mesi di non averla fatta, vi consiglio di non forzare nulla per i primi 40 giorni, o 6 settimane. Anche se ne aveste il tempo, il corpo ha bisogno di riprendersi dopo il parto, quindi dategli il tempo di risistemarsi un po', non c'è fretta.
Ricordatevi: l'unica cosa che i neonati vogliono è la nostra piena e completa presenza.
Questo è il vero Yoga.
Non c'è nulla di più importante di questo: vivere il qui e ora. E forse per la prima volta nella nostra vita, la nostra completa e totale attenzione non è diretta verso noi stessi, verso il nostro ego, le nostre ambizioni, i nostri progetti. La nostra completa attenzione deve essere diretta verso un'altra persona, un'altra anima, un altro essere. Dedizione completa - Karma yoga! I neonati (e i bambini) sono dei grandi maestri, non perdiamo questa occasione di imparare.
Concludo ricordandovi che questa è la mia esperienza personale, e se decidete usare pannolini usa e getta, se volete svezzare il bimbo a 4 mesi perché dovete tornare al lavoro, se preferite dare il ciuccio anziché fargli cucciare il dito, siete comunque le mamme migliori del mondo. Non vergognatevi mai di nulla. Queste sono solo minuzie. L'unica cosa che importa veramente è la presenza, e l'amore.
Vi lascio con questa frase di Khalil Gibran:
I tuoi figli non sono figli tuoi, sono figli e le figlie della vita stessa. Tu li metti al mondo, ma non li crei. Sono vicini a te, ma non sono cosa tua. Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee, perché essi hanno le loro proprie idee. Tu puoi dare loro dimora al loro corpo, non alla loro anima, perché la loro anima abita nella casa dell'avvenire, dove a te non è dato entrare, neppure col sogno. Puoi cercare di somigliare a loro, ma non volere che essi somiglino a te, perché la vita non ritorna indietro e non si ferma a ieri. Tu sei l'arco che lancia i figli verso il domani.
Vedi anche l'articolo: Promemoria esercizi post-parto